Cosa ci dobbiamo aspettare dal 2022?

Cosa ci dobbiamo aspettare dal 2022?

C’era una volta una pandemia mondiale. Da allora anche il modo di fare advertising è cambiato.

Se pensiamo ai due anni appena passati ci rendiamo conto che tante attività commerciali hanno dovuto ripensare il loro modo di lavorare e hanno puntato molto sulla comunicazione per rimanere vicini ai loro clienti.

Il digital advertising tra il 2020 e il 2021 ha visto un vero e proprio boom: ad esempio in Italia c’è stato un record di investimenti pari a 9 miliardi di dollari (fonte Ad Equity).

Ma allo stesso tempo i consumatori sembrano aver riscoperto anche il fascino della pubblicità offline come gli spot al cinema, gli eventi sponsorizzati e le riviste.

Ma ora, cosa ci dobbiamo aspettare dal 2022?

Partiamo dai colori.

Come ogni dicembre, Pantone annuncia quale sarà il trend per l’anno successivo. Per il 2022 ha indicato il PANTONE 17-3938 Very Peri. “Mentre ci muoviamo in un mondo di cambiamenti senza precedenti, la selezione di PANTONE 17-3938 Very Peri è ambasciatrice di una nuova prospettiva e visione dell’amata e cara famiglia dei blu, abbracciando le qualità dei blu ma possedendo allo stesso tempo un sottotono viola-rosso. Mostra un’attitudine vivace e gioiosa, una dinamica presenza che incoraggia la creatività che sa osare e un’espressività fantasiosa.” Queste le parole di Leatrice Eiseman, executive director Pantone Color Institute, nel momento della presentazione.

A.I. advertising

L’intelligenza artificiale prende sempre più piede e permette di analizzare e incrociare dati e informazioni circa social sentiment, discussioni web, visual analysis e conversazioni riguardanti uno specifico brand. Queste informazioni possono migliorare il ROI (Return on investment) delle campagne marketing online. Tienilo a mente.

Sei abbastanza vecchio per TikTok?

Il 2021 ha premiato il social cinese come quello che è cresciuto di più. Nel 2022 questo incremento continuerà perché TikTok si presta in modo ottimo alle nuove esigenze comunicative del mercato. Genera viralità, rafforza la community e lancia una comunicazione d’intrattenimento che funziona molto meglio che sugli altri social tradizionali.

Ma più in generale la sfida social per il 2022 è quella tra il local e il global marketing: sempre più brand scelgono strategie local o versioni locali di quelle global per dare un’impronta più personalizzata.

Hai accettato i cookies?

Google ha annunciato che Chrome non supporterà più cookies da terze parti. Scommettiamo che presto questa cosa avverrà ovunque? Quindi gli annunci social dovranno agire su meccanismi nuovi. L’obiettivo sarà accorciare il ciclo di conversione sfruttando i luoghi virtuali dove l’utente è più attivo e a contatto con il brand online, perché sarà sempre più difficile tracciarlo.

Ho sentito parlare di metaverso…

Il mondo virtuale online del metaverso incuriosisce molto, esso incorpora realtà aumentata, realtà virtuale, avatar olografici 3D, video e altre figate così. Quindi pensiamo che questo possa essere uno delle future sfaccettature della comunicazione tra consumatore e brand. 

Zuckerberg ci ha detto che ci vorranno anni prima di vivere questa esperienza ma gli esperti prevedono che il 2022 sarà un anno fondamentale per fare importanti passi avanti.

Ma la grafica sarà sempre la stessa?

Il graphic design 2022 vede come protagonisti semplicità e minimalismo. Pochi dettagli, color pastello e un contrasto che metta in risalto gli elementi più comunicativi. Le sfumature saranno più colorate ma appena accennate così da guidare l’occhio del visitatore, lasciando la pagina bianca protagonista costante dei nuovi progetti.

“Ma a me piacciono i testi massicci”.

 Questo è l’anno che fa per te allora, perché le previsioni sono di testi heavy su foto in B/W. Poche parole che riempiano il campo visivo così da non poter sfuggire alla lettura. Il copy così sarà risaltato in modo armonico per dare importanza e forza ai colori.

“A me invece piace illustrare. Come devo adattarmi?”.

Messaggio per gli illustratori: puntate a messaggi inediti, chiari e comprensibili, che vadano a rafforzare il senso del messaggio.

Un riassunto?

  • Pochi colori ma forti, che guidino l’osservatore nel suo percorso.
  • Dare importanza ai testi in modo che si leghino in maniera delicata a grafiche e soggetti circostanti.
  • Illustrazioni semplici ed essenziali, spesso geometriche che diano forza e distinguibilità.

Dopo questo possiamo dedurre che forse andiamo verso un decennio minimalista fuso con la diversità.

Voi, che siate marketer oppure buoni osservatori, cosa ne pensate? Esprimi la tua.